Voli di stato: Sono libero di invitare chi voglio!!!
«Sono obbligato a usare l’aereo di Stato pur avendo una mia flotta con numerosi aerei. A bordo sale il presidente, il suo staff, gli uomini della sicurezza e il presidente ha l’assoluta libertà di invitare chi ritiene sia opportuno avere a bordo». Così Silvio Berlusconi, ospite di Sky Tg24
Martedi 25 settembre 2007: Prodi firma una direttiva sui voli di Stato
Il presidente del Consiglio, Romano Prodi, ha emanato il 21 settembre scorso una direttiva che disciplina i voli di Stato. Il trasporto aereo, si legge in una nota diffusa da palazzo Chigi, ha lo scopo di assicurare i trasferimenti in Italia e all'estero per compiti istituzionali, ovvero derivanti dall'espletamento delle funzioni proprie della carica, dei presidenti della Repubblica, del Senato, della Camera, del presidente del Consiglio, del presidente della Corte Costituzionale e degli ex presidenti della Repubblica. Puo' essere disposto il trasporto aereo di Stato per i ministri e per le delegazioni ufficiali di Organi costituzionali solo se, si precisa nella direttiva: sussistono comprovate ed inderogabili esigenze di trasferimento connesse all'esercizio delle funzioni istituzionali; non sono disponibili voli di linea ne' altre modalita' di trasporto compatibili con dette funzioni istituzionali, neppure con diversa programmazione del viaggio. La nuova disciplina assicura che per ragioni sanitarie urgenti puo' essere disposto il trasporto aereo di Stato a favore di cittadini italiani gravemente ammalati o traumatizzati, nei casi di imminente pericolo di vita, quando non sono trasportabili con altri mezzi e non esiste nel luogo la possibilita' di assisterli adeguatamente.
25 luglio del 2008: Silvio Berlusconi, abolisce tre precedenti direttive
A bordo degli aerei di Stato, prevede l'articolo 5, possono salire «esclusivamente le personalità destinatarie del volo e ai componenti della delegazione della missione istituzionale espressamente indicati nella richiesta». Tuttavia, «in via del tutto eccezionale e previa rigorosa valutazione», si può imbarcare personale estraneo alla delegazione «ma accreditato al seguito della stessa su indicazione dell'Autorità anche in relazione alla natura del viaggio, al rango rivestito dalle personalità trasportate, alle esigenze protocollari ed alle consuetudini, anche di carattere internazionali». In ogni caso, rileva la direttiva, il trasporto aereo di Stato è concesso «secondo criteri di economicità e di impiego razionale delle risorse, previa rigorosa valutazione dell'impossibilità, dell'inopportunità o della non convenienza di ricorrere ad altri mezzi di trasporto».
Nelle direttive Prodi si limitava l'utilizzo del volo di Stato solo ai componenti della delegazione indicata nella richiesta a palazzo Chigi. Si prevedeva anche che i cronisti al seguito dovessero pagare un biglietto. Ed i costi dei voli di Stato erano scesi, secondo quanto comunicato nella passata legislatura, dai 51 milioni di euro del 2005 a 28 milioni nel 2007.
Ma ha comunque ragione lui a sentirsi tranquillo...
perchè anche in questo caso tutto è stato fatto rispettando la legge...
poco importa se la legge se la è fatta lui a suo uso e consumo...
e poi come dice il sire:
Se qualche volta c'è qualche passeggero in più, non costa una lira perchè l'aereo è già impiegato per quel tragitto
è questa la nuova moralità che ha portato in Italia...
giovedì 4 giugno 2009
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2 commenti:
che bella moralità...
Finchè la legge se la fa lui è tutto legittimo...
Ma uno Stato in cui c'è una persona al di sopra della legge, come si chiama?
Democrazia non più.
Visto che secondo chi ci studia siamo un paese parzialmente libero, la nostra sarà una parziale democrazia. Per quest'anno. Badiamo bene che l'anno prossimo non ci tolgono pure il "parzialmente"...
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