martedì 27 ottobre 2009

Senza risposte né solidarietà

Lettera inviata al Corriere.it da un lettore originario di Giampilieri, uno dei paesini nel Messinese più colpiti dall'alluvione e dai crolli dei primi di ottobre.

È passato quasi un mese dall’alluvione di Messina e a Giampilieri e negli altri paesi colpiti dalle frane del primo ottobre non ha mai smesso di piovere. Prima la pioggia che ha fatto crollare le montagne sulle case. Poi quella dei media arrivati da Roma e da Milano a documentare la tragedia. Poi è rimasta soltanto la pioggerellina d’autunno, forse un po’ più insistente degli altri anni. Intervallata da qualche rara giornata di sole. Visto che in quei luoghi ci sono nato, sono andato più volte in questi giorni a vederli e a fotografarli.

Volevo parlare con i miei amici e con i miei parenti. La sensazione che ne ho tratto è che queste persone, dopo essere state travolte dall’alluvione vera e poi da quella mediatica, oggi sono tornate in un silenzio ancor più irreale del frastuono fangoso di qualche settimana fa. Solo due cose non sono piovute. La prima, a distanza di quasi un mese, sono le risposte. Ad esempio sulle modalità di gestione e risoluzione dello stato di emergenza, come da giorni chiede il neo-comitato «Salviamo Giampilieri». La seconda, curiosamente, sono gli sms di solidarietà. Come per altre tragedie analoghe è stato attivato un numero (il 48580) dove chi voleva poteva mandare un sms del valore di un euro. Ma questo numero fantasma, di cui nessuno dei grandi media ha parlato, è stato disattivato già da diversi giorni. Come a confermare l’amara constatazione che la tragedia di Messina è stata frettolosamente catalogata come un affare di negligente e colpevole abusivismo. Come se quelle vittime fossero un po’ di serie B. Vittime, ma anche un po’ colpevoli, in fondo.

martedì 20 ottobre 2009

OTTOBRE 2009: ALL’AQUILA È EMERGENZA UMANITARIA

Questo è l'appello accorato del blog di Miss Kappa a far circolare questa richiesta d'aiuto.

URGENTISSIMO

Domani rientrerò a L'Aquila. Nella casa presa in affitto. Sarò di nuovo in prima linea. Per qualche giorno avrò difficoltà di connessione. Vi lascio un messaggio importantissimo. Fatelo girare più che potete. Aiutateci. Gli attendati hanno bisogno della solidarietà di tutti gli Italiani. Visto che dal Governo e dalle amministrazioni locali non arriva.

OTTOBRE 2009: ALL’AQUILA È EMERGENZA UMANITARIA

Facciamo appello a tutti coloro che in Italia hanno dimostrato sensibilità a quanto qui è successo e continua ad accadere.
A chi ha mantenuto alta l’attenzione sul dramma che ha colpito il nostro territorio e sulla gestione del post sisma.
Oggi, il 18 di ottobre, all’Aquila fa freddo. Siamo nella fase più drammatica, la notte già si sfiorano i -5°C ed andiamo incontro all’inverno, un inverno che sappiamo essere spietato.
Le soluzioni abitative, promesse per l’inizio dell’autunno, non ci sono. Circa 6000 persone sono ancora nelle tende. Meno di 2000 persone sono finora entrate negli alloggi del piano C.A.S.E o nei M.A.P.La maggior parte degli Aquilani sono sfollati altrove in attesa da mesi di rientrare.
Ora, con lo smantellamento delle tendopoli altre migliaia di persone sono state allontanate dalla città e mandate spesso in posti lontani e difficilmente raggiungibili. Noi, definiti “irriducibili”, siamo in realtà persone che (come tutti gli altri) lavorano in città, i nostri figli frequentano le scuole all’Aquila, molti non sono muniti di un mezzo di trasporto, altri possiedono terreni od animali a cui provvedere. Siamo persone che qui vogliono restare anche per partecipare alla ricostruzione della nostra città. Da oltre sei mesi viviamo in tenda, sopportando grandi sacrifici, ma con questo freddo rischiamo di non poter più sopravvivere. Se non accettiamo le destinazioni a cui siamo stati condannati (che sempre più spesso sono lontanissime) minacciano di toglierci acqua, luce, servizi. Oggi, più di ieri, abbiamo bisogno della vostra solidarietà. Gli enti locali e la Protezione Civile ci hanno abbandonati. Secondo le ultime notizie che ci giungono i moduli abitativi removibili che stiamo richiedendo a gran voce da maggio, forse (ma forse) arriveranno tra 45 giorni. Oggi invece abbiamo bisogno di roulotte, camper o container abitabili e stufe per poter assicurare una minima sopravvivenza. Visto che le nostre richieste alla Protezione Civile e al Comune non sono prese in minima considerazione chiediamo a tutti i cittadini italiani un ulteriore sforzo di solidarietà. E abbiamo anche bisogno di non sentirci soli. Per questo vi chiediamo di organizzare dei presidi nelle piazze delle città italiane per SABATO 24 OTTOBRE portando nel cuore delle vostre città delle tende per esprimere concretamente solidarietà a noi 6000 persone che viviamo ancora nelle tende ad oltre sei mesi dal sisma. Un'altra emergenza è cominciata oggi. Non dettata da catastrofi naturali ma dalla stessa gestione del post sisma, da chi questa gestione l’ha portata avanti sulla testa e sulla pelle delle popolazioni colpite.
Alcuni abitanti delle tendopoli sotto zero.

Per donazioni e contatti:
emergenzaottobre2009@gmail.com
339.19 32 618 - 347. 03 43 505

per ulteriori informazioni aggiungo il mio numero
348. 30 55 965 ""

Petrolio: vola sopra 80 dollari

lo so, lo so
ci sono argomenti molto più importanti...
ma mi chiedo?

si riuscirà mai ad anticipare gli eventi, o arriveremo di nuovo con il petrolio a 100 dollari, e solo allora scatteranno i titoli sui giornali, le rivolte delle associazioni consumatori ecc...

mai una volta che si anticipi...

giovedì 15 ottobre 2009

Il ponte sullo stretto



ma come si fa a giustificarla come opera necessaria!!!

Il parere di un ingegnere che aveva collaborato al progetto (http://paoblog.wordpress.com/)

mercoledì 7 ottobre 2009

IL LODO ALFANO E' ILLEGITTIMO!!!

Il lodo Alfano è illegittimo, perché viola ben due norme della nostra Carta costituzionale: l'articolo 3, che stabilisce l'uguaglianza di tutti i cittadini (anche di fronte alla legge); e l'articolo 138, che impone l'obbligo, in casi del genere, di far ricorso a una legge costituzionale e non ordinaria. Lo hanno deciso, a maggioranza, i giudici della Corte costituzionale, riuniti in seduta plenaria dalla mattinata di ieri, a proposito del provvedimento che i processi per le prime quattro cariche dello Stato.

martedì 6 ottobre 2009

In attesa dei giudici della Consulta



aspettando che i giudici della Corte Costituzionale decidano sulla legittimità o meno del Lodo Alfano, ho imparato, grazie agli avvocati di Berlusconi, alcuni principi che erano nell'aria, ma che finalmente sono stati messi in piazza:

1. "La legge è uguale per tutti, ma non necessariamente lo è la sua applicazione" di Niccolò Ghedini

adesso si che mi sento tutelato.

2. "Il premier non è 'primus inter pares' come vuole la tradizione liberale, ma 'primus super pares'" di Gaetano Pecorella

L'espressione latina primus inter pares, che letteralmente significa "primo tra pari", identifica una persona egemone in un gruppo di altre che sono al suo stesso livello e con pari dignità; la funzione del primus inter pares è di guida, oltre che di capo, ed i suoi poteri sono vincolati dalla condizione stessa di essere a capo di persone fra loro pari. (wikipedia)

Berlusconi, secondo Pecorella, è al di sopra di tuti gli altri, e quindi deve godere di attenzioni che nessun altro può godere, e poi, è stato, da vero sire, estremamente generoso, e insieme a lui ha messo altre 3 cariche dello stato.

3. Chi riveste un'alta carica dello Stato non può fare al tempo stesso l'imputato. di Piero Longo, che sostiene anche che «un'alta carica dello Stato deve rendere disponibile il suo tempo per i doveri e gli obblighi» che comporta la sua carica.

Infatti, una persona imputata in un qualsiasi procedimento penale, non dovrebbe ricoprire nessun tipo di incarico pubblico, tanto meno essere il Presidente del Consiglio.

domenica 4 ottobre 2009

Il paese delle cassandre postume



"L’evento «era stato previsto - ha detto il premier - e nel nostro centro romano era previsto con anticipo. Avevamo dato l’avviso per tempo (questo il comunicato della Protezione civile del 30 settembre, ndr), poi la precipitazione iniziata nelle prime ore del pomeriggio del primo ottobre è stata più intensa di quanto si prevedeva".


750 milioni (749.955.611,93, per l'esattezza)

Fininvest è stata condannata dal tribunale di Milano a risarcire Cir del danno patrimoniale da "perdita di chance" di un giudizio imparziale, (in merito al Lodo Mondadori) quantificato in circa 750 milioni (749.955.611,93, per l'esattezza).

Ma Fininvest non ci sta: "Sentenza ingiusta, faremo appello".

ma dai, non lo avrei mai detto

Nella nota della Cir si legge che "è stata depositata oggi la sentenza del tribunale di Milano nella causa civile promossa da Cir, assistita dagli avvocati professor Vincenzo Roppo ed Elisabetta Rubini, contro Fininvest per il risarcimento del danno causato dalla corruzione giudiziaria nella vicenda del lodo Mondadori. La sentenza che ha carattere esecutivo decide che Cir ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest del danno patrimoniale da 'perdita da chance' di un giudizio imparziale, quantificato in euro 749.955.611,93; Cir ha diritto al risarcimento da parte di Fininvest anche dei danni non patrimoniali sopportati in relazione alla medesima vicenda. La liquidazione di tali danni è riservata ad altro giudizio".

La sentenza di oggi nasce da quella penale del 2007 nella quale Cesare Previti (legale della Fininvest) e altri vennero condannati per "corruzione in atti giudiziari". In sostanza, allora venne riconosciuto un comportamento fraudolento di persone legate a Finivest contro la Cir. Oggi il gruppo di Berlusconi è chiamato a risarcire i danni causati da quei comportamenti.

"In questo modo - si legge ancora nella nota della Cir - dopo la definitiva condanna penale per corruzione intervenuta nel 2007, anche il giudice civile porta luce su una vicenda che ha inflitto un enorme danno a carico di Cir, ferendo al contempo fondamentali valori di corretto funzionamento del mercato e delle istituzioni. Cir esprime soddisfazione per una sentenza che rende giustizia alla società e ai suoi azionisti".

Ma la Fininvest non ci sta e annuncia che "ricorrerà immediatamente in appello, assolutamente certa che la totale fondatezza delle sue tesi non potrà non essere riconosciuta". Per il presidente della Fininvest, Marina Berlusconi, "si tratta di un verdetto incredibile e sconcertante". "La Fininvest - commenta Marina Berlusconi - ha sempre operato nella massima correttezza e ha dimostrato in modo limpido e inconfutabile la validità delle proprie ragioni. Non posso non rilevare che questa sentenza cade in momento politico molto particolare. Non posso non rilevare che dà ragione ad un Gruppo editoriale la cui linea di durissimo attacco al presidente del Consiglio, per non dire altro, è sotto gli occhi di tutti. Sbaglia però chi canta vittoria troppo presto. Sappiamo di essere nel giusto e siamo certi che alla fine questo non potrà non esserci riconosciuto".

il problema è sempre quello, il momento politico, l'accanimento giudiziario, noi siamo dei santi, ce l'hanno con noi...

fonte

venerdì 2 ottobre 2009

270 SI, 250 NO

Lo scudo fiscale è legge

assenti per l'opposizione 29 deputati

con gli assenti

270 SI, 279 NO

Lo scudo fiscale non passava

ecco l'elenco dei 22 PD, 1 dell' IDV e 6 dell'UDC assenti alle votazioni

per l'IDV

Aurelio Misiti

pari al 3,8% dei componenti il gruppo

per il PD

Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra, Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Antonio Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Marianna Madia (assente perché si è dovuta sottoporre ad un importante accertamento medico), Margherita Mastromauro, Massimo Pompili, Fabio Porta, Giamomo Portas, Sergio D'Antoni (quest'ultimo ha reso noto che la sua assenza era dovuta alla necessità di sottoporsi a ricovero urgente per accertamenti medici presso la clinica universitaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna) e Linda Lanzillotta, Giovanna Melandri, Lapo Pistelli (tutti e tre impegnati a Madrid per seguire, per conto del Partito Democratico e del gruppo parlamentare che aveva autorizzato la missione, i lavori del Convegno «Global Progress Conference» promosso dal Center of American Progress e dalla Fundacion Ideas para el progreso)

pari al 10,6%

per l'UDC

Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane, Salvatore Ruggeri

pari al 16,2%

grazie

...e non mi interessa sapere di Fassino che dice...se ci fossimo stati noi ci sarebbero stati loro...
su di un argomento così importante dovevano esserci tutti...le occasioni vanno sfruttate e basta


giovedì 1 ottobre 2009

...per tutto il resto c'è "la carta del dicastero"



Il ministro per l'Ambiente Stefania Prestigiacomo è indagata dalla Procura di Roma per l'ipotesi di reato di peculato in relazione a presunti acquisti di articoli di moda e di pelletteria femminile fatti utilizzando una carta di credito del dicastero della quale è titolare. L'iscrizione costituisce un atto dovuto in quanto gli inquirenti dovranno accertare se tali eventuali acquisti siano stati per motivi personali ovvero per ragioni istituzionali.

Non vuoi comprarti un bell'abitino per l'occasione...
non ci dobbiamo preoccupare, perchè una volta finito l'incarico lo restituisce...


Lo so, lo so...è un atto dovuto, non c'è nulla di certo, ecc...ecc...
ma la notizia era troppo divertente
Un ministro beccato a usare la carta del dicastero per comprarsi le sue cosette, cosa farà mai adesso, si dimetterà?

ma va...
siamo nel paese dello scudo fiscale...

a proposito dello scudo fiscale, che non vengano poi a dire che il governo non ha abbassato le tasse...
con lo scudo paghi solo il 5%, contro i 30/40% di noi comuni mortali...

e per ultimo, volevo ringraziare i rappresentanti dell'opposizione assenti alle votazioni, che hanno fatto mancare il numero che poteva essere sufficiente a bloccare lo scudo...
ma, come ha detto Fassino a RepubblicaTv, se ci fossero stati tutti loro, ci sarebbero stati tutti anche gli altri, e il risultato, alla fine, sarebbe stato lo stesso...

forse bisognerebbe spiegare a Fassino che, nel dubbio, la presenza di tutti sarebbe stata un bel segnale per il paese, avrebbe portato giovamento alla pessima immagine del PD, ci avrebbe fatto, anche solo per un attimo, pensare che l'opposizione esiste e che crede in quel che dice quando urla VERGOGNA...

Noi aspettiamo speranzosi dei segnali...