venerdì 27 febbraio 2009

L' Oscar della volgarità (and the winner is)



Durante la conferenza stampa Berlusconi ha sottovoce detto una frase che il presidente francese aveva incassato con un sorrisetto nervoso cui poi aveva fatto seguito un imprudente "Non sono sicuro di poter ripetere".

Incuriositi dall'uscita di Sarkozy i media francesi (in particolare Canal+) hanno, ahinoi, tradotto il labiale di Berlusconi giungendo inequivocabilmente alla traduzione: "Moi, je t'ai donné ta femme". "Io ti ho dato la tua donna" avrebbe detto il premier italiano riferendosi all'unione di Sarkozy con Carla Bruni.


ma si..intanto lo conoscono tutti, una più una meno
è solo un pò di sano divertimento in mezzo a tanti disastri

PERDONALI SILVIO PER NON AVERTI CAPITO
("LO SAI CHE HO STUDIATO ALLA SORBONA")

giovedì 26 febbraio 2009

400 milioni di euro...


Contro ogni logica, la maggioranza sta decidendo di non accorpare la data del Referendum a quella già prevista del 6 - 7 giugno, data delle elezioni amministrative.

Italo Bocchino, vicecapogruppo Pdl alla Camera, ha spiegato in tutti i TG le presunte ragioni di tale decisione, malcelando che il vero obiettivo della maggioranza è il mancato raggiungimento del quorum, ovvero il fallimento di una consultanzione tanto invisa ai leghisti che evidentemente tengono moltissimo alle proprie “porcate”, sottolineando oltretutto il fatto che l'accorpamento delle date sarebbe stato un indiscutibile vantaggio per i promotori del referendum.

Italo Bocchino non ha però tenuto conto che:

a) ciascun elettore potrebbe comunque esercitare il proprio consapevole diritto all'astensione, semplicemente scegliendo di non ritirare la scheda del referendum al momento del voto. Nulla impedisce al Ministro dell'Interno comunque di dare indicazioni ai presidenti dei seggi perche' segnalino ai votanti questa facoltà

b) lui stesso è un membro del comitato promotore del referendum. Non di un referendum qualsiasi, ma del medesimo referendum di cui ora, con coerenza cristallina, auspica il fallimento

Ma tutto questo avrà un costo? beh diciamo che questi giochini di potere costeranno allo stato qualcosa come 400 milioni di euro...

n.b. per la social card lo stato ha stanziato 420 milioni di euro...

sono veramente dei grandi...

mercoledì 25 febbraio 2009

Fotovoltaico. La spagnola AG-Solar sbarca in Sicilia

Nuovo piano elaborato per la Sicilia dalla AG-Solar, azienda spagnola attiva da 4 anni nel settore delle energie pulite, controllata da Gestamp Corporacion finalizzato alla produzione di 600 MW di energia elettrica tramite impianti fotovolatici

Seicento megawatt entro il 2020 grazie a decine di impianti fotovoltaici distribuiti su tutto il territorio siciliano: questo l’obiettivo della AG-Solar che sbarca sulla terra del sole e del mare e impegna la propria esperienza a favore di un beneficio collettivo, l’ambiente, la Regione Sicilia e la stessa Spagna.

Dalle anticipazioni rilasciate dall’azienda stessa, si tratterebbe della prima iniziativa imprenditoriale nel settore fotovoltaico in Sicilia basata su un piano industriale strutturato. Venerdì scorso infatti i vertici dell’importate gruppo spagnolo hanno tenuto un incontro con Pippo Gianni, Assessore Regionale all’Industria con lo scopo di presentare il progetto e avviare i contatti in seguito ai quali l’auspicio è quello che si possa avviare un primo protocollo d’intesa per fissare, compatibilmente con il Piano Energetico e Ambientale della Regione Sicilia, le linee guida di una massiccia progettazione per centrali fotovoltaiche in grado di soddisfare una quota parte del fabbisogno elettrico della popolazione siciliana.

Le ricadute sul piano occupazionale rappresentano una delle attrattive maggiori dell’intero progetto; entro il 2012, infatti, sottolinea Walter Zanella, Responsabile dell’azienda per la promozione del progetto Sicilia, si prevedono investimenti superiori a 900 milioni di euro, con la conseguente creazione di circa 7 mila nuovi posti di lavoro.

e intanto noi firmiamo accordi per costruire centrali nucleari...

martedì 24 febbraio 2009

E' fatta anche questa...si torna al nucleare



che brividi...

lunedì 23 febbraio 2009

Mentana da Lerner...


«Non voglio fare il martire - ha concluso Mentana - nè dire che quando sono seduto al mio posto c’è la libertà e quando mi alzo è invece in pericolo. Ma se analizzo freddamente cosa è successo è evidente un discorso: quando la tua parte governa meno informazione c’è meglio è, meno fastidi ci sono meglio è. Chi si alterna al governo vorrebbe che guai e critiche ci fossero il meno possibile. Quando tutto questo si abbina a una fidelizzazione in Mediaset con l’avventura politica di Berlusconi è ovvio che si crea una situazione: un’informazione tranquilla, canali istituzionalizzati di rapporto con Palazzo Chigi, con l’informazione che è meglio scivoli verso la mezzanotte». «Quando passi per rompicoglioni - ha detto - te ne accorgi»...

si sarà sicuramente sbagliato perchè l'informazione in italia non è assolutamente "pilotata"....
I girorondini - Marco Travaglio

sabato 21 febbraio 2009

ancora le intercettazioni...


riusciranno ad impedirle, a renderle inutilizzabili e agli occhi/orecchie della gente tutto questo risulterà essere giusto, comprensibile, perchè, secondo loro, è inopportuno violare la privacy delle persone, entrare così pesantemente nella loro vita privata.

E' questo uno dei motivi che continuano a portare alla ribalta gli esponenti della maggioranza al fine di giustificare la loro proposta...
ma se il problema è la privacy, la pubblicazione di intercettazioni non significative ai fini del processo, se si è così tanto spaventati dal finire sui giornali, perchè non si impedisce anche la pubblicazione di foto e altro sui giornali scandalistici...non sono la stessa cosa?
allora diamo quattro anni di galera anche a chi pubblica su queste riviste...no quello non si può fare, sarebbe troppo impopolare!!!

La pubblicazione è un falso problema che vogliono portare ad essere IL PROBLEMA...

Adesso poi l'Angelino se ne è uscito con le congratulazioni a Maroni:
"Mi complimento con il ministro dell'Interno Maroni, per gli arresti compiuti dalla Squadra mobile e dalla questura di Roma nei confronti dei romeni accusati dello stupro della Caffarella senza lo strumento delle intercettazioni"

come dire...avete visto, le intercettazioni non sono così indispensabili, la polizia riesce ad arrestare i delinquenti anche senza questo strumento, e inoltre

"dimostrano la qualita' della polizia e delle forze dell'ordine, capaci di indagare anche quando uno spegne il telefonino"

che è correttissimo, ma se un delinquente dovesse accenderlo, è fondamentale che ci sia qualcuno in grado di intercettarlo

Se abbiamo la tecnologia dobbiamo usarla, se ci sono gli strumenti dobbiamo utilizzarli...tutti

mercoledì 18 febbraio 2009

"I voli della morte"



I voli della morte (spagnolo: vuelos de la muerte) furono un atroce distintivo della Guerra sporca Argentina, durante il cosiddetto Processo di Riorganizzazione Nazionale (1976-1983). Mediante i vuelos de la muerte migliaia di desaparecidos furono gettati in mare vivi e sotto l'effetto di droghe, da aerei militari.

...la
vera vergogna non è avere un presidente del consiglio che scherza sui morti argentini (quella purtroppo è la normalità), ma sentire le risate di chi lo ascolta...


martedì 17 febbraio 2009

Scuola, religione fin dalle materne. A Milano un patto diocesi-Comune

Ora di religione in tutte le scuole, a Milano, dalle materne fino alle superiori. E per convincere gli alunni stranieri, una lettera della curia tradotta in sei lingue che consiglia ai ragazzi di seguire la lezione di fede cattolica per integrarsi meglio.

Per poter garantire alle 175 scuole dell'infanzia e a tutti i 23 mila iscritti l'insegnamento di religione sono state assunte a tempo indeterminato 46 educatrici ad hoc: maestre segnalate e garantite dalla curia. Nessun concorso pubblico, come invece avviene per le altre educatrici, ma stipendio comunale, come il resto del corpo docente nelle materne.

e già questo è scandaloso, ma ecco il contenuto della lettera scritta agli immigrati iscritti alle superiori,


«Forse sei un po' a disagio in Italia, non conosci le persone, la lingua, alcuni modi di vivere. La nostra storia è profondamente segnata da quasi 2000 anni di religione cristiana cattolica..». Al giovane lettore viene spiegato che a scuola c'è una disciplina «che può aiutarti a conoscere il pensiero e la storia della Chiesa. Se ritieni giusto partecipare, sarai ben accolto. Non sei obbligato, tanto meno a diventare cristiano», ma sappi, si legge nella lettera, che «questo corso vuol arricchire le tue conoscenze e portarti a comprendere meglio la tua religione e quella del paese che ti accoglie. Potrai affrontare tanti problemi, tra cui il razzismo e la tolleranza».

perchè il razzismo lo deve affrontare la vittima non il razzista...

lunedì 16 febbraio 2009

ore 23.40...sta vincendo CAPPELLACCI

non ci credo...
sta affossando la democrazia e nonostante tutto "LO" votano,
perchè purtroppo "ha ragione lui", se vince Cappellacci vince lui...

venerdì 13 febbraio 2009




18 maggio 2003

«Li ho beccati. Almeno uno l' ho fatto secco». Lo ripete con lo sguardo fisso nel vuoto. Pallido in volto. Quasi distaccato. Giovanni Petrali, 69 anni, ha appena subito una rapina. Nel suo bar-tabacchi di viale di Porta Vercellina, all' angolo con piazzale Baracca. Ha da poco esploso sette colpi con la sua pistola, una 9 per 21 bifilare regolarmente denunciata. E tre proiettili sono andati a bersaglio: due nel petto di un rapinatore, che muore in strada poco dopo, e una pallottola nella spalla dell' altro. «Mio padre si è difeso - spiega Cristina, 36 anni, in lacrime -. Siamo stanchi di essere nel mirino dei banditi. Questa è la terza volta. Mi ha avvisato il barista. "Corri - mi ha detto -, c' è stata una rapina. Tua mamma piange e il papà ha sparato. Però stanno bene». Ma Giovanni Petrali sarà indagato per omicidio volontario. L' uomo infatti, dopo aver premuto tre volte il grilletto nel locale, ha inseguito i rapinatori esplodendo altri quattro colpi.

questo è quello che è successo 6 anni fa...oggi la sentenza 1 anno e otto mesi

Le proteste delle Lega
"Perché c’è un uomo di 74 anni che ha difeso se stesso, sua moglie, il suo negozio e qualcuno lo vuole vedere marcire in prigione"


forse perchè quest'uomo ha comunque ucciso un altro uomo e oltre tutto ha sparato quattro colpi per strada...
ma del resto, se siesulta per le ronde, se non ci si scandalizza per dei ragazzini che bruciano le persone, se si esalta l'intolleranza, la durezza nei confronti del prossimo, l'odio...non ci si deve stupire per queste proteste...

mercoledì 11 febbraio 2009


L'attuale Testo Unico sull'Immigrazione (Decreto Legislativo 286 del 1998) prevede che «l'accesso alle strutture sanitarie da parte dello straniero non in regola con le norme sul soggiorno non può comportare alcun tipo di segnalazione all'autorità, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano».

Il rischio di essere segnalato creerebbe nell'immigrato privo di permesso di soggiorno e bisognoso di cure mediche una reazione di paura e diffidenza, in grado di ostacolarne l'accesso alle strutture sanitarie. Ciò potrebbe creare condizioni di salute particolarmente gravi per gli stranieri - con aumenti dei costi legati alla necessità di interventi più complessi e prolungati - e ripercussioni sulla salute collettiva - con il rischio di diffusione di eventuali focolai di malattie trasmissibili.

La cancellazione del principio di non segnalazione vanificherebbe inoltre un'impostazione che nei 13 anni di applicazione (il principio è presente nell'ordinamento italiano già dal 1995) ha prodotto importanti successi nella tutela sanitaria degli stranieri: riduzione dei tassi di Aids, stabilizzazione di quelli relativi alla Tubercolosi, riduzione degli esiti sfavorevoli negli indicatori materno-infantili (basso peso alla nascita, mortalità perinatale e neonatale…).

firma l'appello


lunedì 9 febbraio 2009

Vergogna...

Ne avete cavalcato gli ultimi giorni e adesso ne state cavalcando la morte...

fate silenzio...

mercoledì 4 febbraio 2009

Ponzoni - Daschle - Killefer

Ponzoni:

L’assessore regionale all’Ambiente della giunta Formigoni, Massimo Ponzoni (Forza Italia), non passerà certo alla storia per la tutela del paesaggio lombardo, ma per la condanna ad abbattere due villette abusive perché costruite su un terreno agricolo non edificabile a Cesano Maderno, in Brianza. La prima intestata alla moglie Annamaria Cocozza. La seconda abitata dal cognato Argenio Cocozza e dalla suocera Maria Cacioppo.
Secondo i tecnici, una delle due villette non avrebbe nemmeno dovuto essere costruita e l’altra è stata ampliata oltre i limiti consentiti. Il tutto sotto gli occhi di chi ha la responsabilità della tutela dell’ambiente in Lombardia.

la replica:
L'assessore all'Ambiente della Regione Lombardia, Massimo Ponzoni, respinge come
"un attacco politico campato per aria e strumentale" quello innescato dall'articolo di stamane di un quotidiano nazionale.
"Chi si è precipitato a invocare le mie dimissioni intende solo mettere in atto basse manovre a fini elettorali"

Daschle

L'ex senatore democratico del Sud Dakota ha rinunciato alla nomina e Obama ha accettato la decisione e «con tristezza e rimpianto». Daschle, ex leader della maggioranza democratica in Senato, aveva evaso oltre 120 mila dollari (circa 93 mila euro) di tasse non pagate per una vettura con autista messa a sua disposizione da una compagnia privata.
Daschle ha motivato il ritiro affermando di non essere un leader che ha la piena fiducia del Congresso e che la sua nomina avrebbe potuto essere fonte di problemi.
Daschle ha ricevuto oltre 5 milioni di dollari di compensi da compagnie private per imprecisate attività di consulenze, alcune delle quali proprio nel settore sanitario, esponendo il mancato ministro a evidenti conflitti di interessi, e solo il 2 gennaio ha versato le tasse relative ad oltre 400 mila dollari non dichiarati negli anni scorsi.

Killefer

Nancy Killefer avrebbe invece dovuto supervisionare il budget della riforma delle spese. I fatti che la riguardano risalgono al 2005 (per un anno e mezzo non pagò i contribuiti alla colf), Killefer versò in un secondo momento quanto dovuto.


Gli altri non sono "santi"...ma almeno quando vengono beccati hanno il "buon gusto" di farsi da parte...

lunedì 2 febbraio 2009

Quando il Governo fa campagna elettorale...

Cari concittadini,
se votate il nostro candidato, il governo si impegnerà a soddisfare tutte le vostre esigenze e a risolvere tutte le vostre preoccupazioni , ma... se votate l'altro....saranno solo sofferenze e sacrifici

E' questo quello che continuano a dire in tour per la Sardegna i rappresentanti del governo.

"Compreremo oltre 1100 tonnellate di pecorino sardo per destinarle agli indigenti". Parola del Ministro delle politiche agricole, Luca Zaia durante il suo tour elettorale in Sardegna a sostegno del candidato governatore del Pdl, Ugo Cappellacci. "Ci stiamo prendendo cura di alcuni prodotti di eccellenza dell'agroalimentare sardo - ha spiegato il ministro - con alcune misure concrete. Un prodotto d'eccellenza che merita un giusto riconoscimento è lo Zafferano di Sardegna che riceverà presto la qualifica di Dop".

"Inoltre ci siamo accordati con Buonitalia affinchè nella sua opera di promozione del made in Italy tenga conto dei prodotti della Sardegna - ha concluso Zaia - Presto diventerà operativa la norma per il credito di imposta per gli investimenti in Paesi terzi e questo consentirà di defiscalizzare in parte gli investimenti dedicati dalle imprese all'esportazione".


Senza contare il fatto che il suo tour il ministro pretendeva di farlo utilizzando mezzi di trasporto dello stato

Zaia aveva chiesto alla Regione per effettuare la sua visita tre auto del corpo forestale per sé e il suo seguito, ottenendo il netto rifiuto del vicepresidente della Regione, Carlo Mannoni: "Al Ministro dell'Agricoltura, Luca Zaia - aveva dichiarato l'esponente dell'esecutivo regionale - suggerisco per i suoi spostamenti 'istituzionali' nell'Isola l'uso di diversi taxi o il noleggio di diverse autovetture per sé e per le numerose persone del suo seguito, composto dal segretario particolare, dal capo della segreteria particolare, dal portavoce, dal presidente del Consiglio provinciale di Treviso ed un funzionario del portavoce".

E' scontato da dirsi, ma una volta si sarebbe veramente gridato allo scandalo...
Scampoli di tolleranza...

Forlì. Stop ai ristoranti etnici in centro (romagna oggi)

Alleanza Nazionale proporrà alla giunta comunale forlivese di adottare il nuovo regolamento approvato a Lucca, che vieta di aprire ristoranti etnici nel centro storico e tutela la tradizione culinaria e la tipicità architettonica, strutturale, culturale, storica e di arredo.

"Il centro storico di Forlì - sostiene Alessandro Spada, coordinatore di An-PdL a Forlì - già ora versa nel degrado più assoluto anche a causa dei troppo numerosi venditori di kebab, nelle cui vicinanze le regole di convivenza civile vengono spesso disattese nel più assoluto disinteresse degli amministratori forlivesi. Se la proposta di An-Pdl verrà accolta con favore dagli esponenti locali del Pd, oltre ad impedire l'apertura di nuovi ristoranti etnici e salvaguardando così la cucina italiana e romagnola, si potrà rivalutare concretamente l'intero centro storico della città, puntando sulla bellezza, sull'accoglienza e responsabilizzando i titolari dei locali esistenti".

"Questi ultimi infatti, se il Pd forlivese accoglierà con favore la proposta, dovranno aver cura che gli avventori non disturbino la quiete pubblica, il normale svolgimento della vita cittadina e non adottino comportamenti contrari al rispetto delle regole di buona convivenza. In quest'ottica anche la Polizia municipale dovrà fare la sua parte collaborando per porre un freno al degrado del centro storico" conclude Spada.

«Tappeto a rischio incendio». Stop alla moschea di Parma (corriere)

Spogliata di tutto. Sono stati portati via i mobili e le sedie in legno, ma soprattutto il tappeto di 600 metri quadrati sui quali 5 volte al giorno pregano i quasi 300 musulmani di Parma. Se non fosse per qualche Corano appoggiato qua e là, ci vorrebbe un indovino per capire che quell'enorme capannone affogato in zona artigianale (1000 metri quadrati per 10 metri d'altezza) in realtà è una moschea. E pure nuova, con neanche un anno di vita. Desolatamente vuota, ora. Ma soprattutto priva di quel tappeto che, nel rito islamico, riveste un ruolo di particolare importanza, consentendo al fedele di non venire a contatto con le "impurità" del suolo.

Crociate leghiste? Petizioni? Macchè, per mandare al tappeto gli islamici di Parma è stato sufficiente aggrapparsi ad un cavillo normativo sulle norme antincendio. Da un sopralluogo dei vigili del fuoco è infatti risultato che la presenza del tappeto della preghiera (che contiene nylon), così come della mobilia e delle sedie in legno, poteva costituire un pericolo. Risultato: i vigili del fuoco hanno revocato il certificato di prevenzione incendi e l'assessorato all'urbanistica ha sospeso l'agibilità dei locali. Il problema è che di quel tipo di tappeti al nylon sono piene le moschee d'Italia. "A cominciare da quella di Roma, ma lì nessuno dice niente: e invece qui ci si attacca a tutto" ha denunciato alla "Gazzetta di Parma" il presidente degli islamici, Farid Mansouri, dando voce al risentimento dell'intera comunità: "Ci sentiamo discriminati. Noi non cerchiamo conflitti, ma abbiamo l'impressione che dietro l'applicazione di alcune norme si nasconda un odio nei nostri confronti". Senza considerare poi il danno: il tappeto incriminato è infatti costato 6 mila euro e ce ne vorranno "almeno 21 mila per acquistarne uno in regola".


per una più facile integrazione...