giovedì 20 maggio 2010

Pubblica resistenza contro il ddl intercettazioni


Carissimi lettori, carissime lettrici,
il governo di questo paese e la sua maggioranza parlamentare sono oggi impegnati in una drammatica corsa contro il tempo per l'approvazione del disegno di legge noto come "ddl intercettazioni"; lo scopo, duplice, è quello di disintegrare le attività di indagine sulla criminalità da "alte sfere" e di inferire un colpo mortale all'inalienabile diritto di cronaca.
Con questo provvedimento non è in gioco solo la perseguibilità penale dei soliti noti, è in gioco la nostra libertà: una volta smantellato il diritto alla conoscenza, nulla impedirà di privare il popolo italiano di tutti gli altri.

E' pertanto necessario, ora più che mai, un sussulto di dignità civica. Per difendere il nostro fondamentale diritto alla libertà di parola e alla libertà di stampa e gli stessi elementari principi di legalità, è fondamentale dare il via ad una protesta dall'enorme portata, in grado di estendersi ad ogni angolo di questo paese.
Cominciamo con una forma dal significato profondo, una promessa solenne ed impegnativa, ma dall'estrema semplicità: chiunque sia titolare di un blog o di un sito di informazione pubblichi questo appello e il seguente comunicato indirizzato al Presidente del Consiglio dei Ministri, in cui si esprime solennemente la nostra collettiva impossibilità a sostenere ed applicare le norme del disegno di legge.

Creiamo un fiume interminabile di comunicati di protesta in tutta la rete, un mare di adesioni al gruppo ufficiale su Facebook, impegniamoci anima e corpo affinché questo atto reale di indignazione varchi ogni limite immaginabile.

Alziamoci in piedi e dimostriamo che la ricerca della giustizia, le fondamenta della legalità democratica e repubblicana e la libertà di parola e di stampa non sono in vendita!


COMUNICATO

Gentile Onorevole Presidente del Consiglio dei Ministri Silvio Berlusconi,
in questi giorni, in queste ore, il Parlamento della Repubblica Italiana è impegnato in una corsa contro il tempo per una più che rapida approvazione del disegno di legge firmato dall'Onorevole Ministro della Giustizia Angelino Alfano e noto come "ddl intercettazioni".
Il provvedimento rappresenta una delle più drastiche limitazioni al potere d'indagine che compete ai magistrati inquirenti del nostro paese e, al contempo, la più dura, feroce e devastante limitazione al diritto costituzionale di informazione; il diritto di farla e il diritto di riceverla.

Il progetto di legge, per mezzo dei suoi punti fondanti, impedisce il racconto giornalistico su fatti giudiziari di pubblico dominio e privi di segreto, stabilisce pene detentive e pecuniarie pesantissime verso chiunque osi divulgare verità giudiziarie, introduce nuovi obblighi di rettifica per i blog minandone la sopravvivenza, trasforma in crimine il diritto dei cittadini vittime di crimini di raccogliere prove audio e video a dimostrazione del reato e stabilisce odiose discriminazioni tra forme di giornalismo, all'interno di una drammatica limitazione del diritto ad effettuare inchieste giornalistiche.

Il diritto all'informazione nelle sue forme più elementari, il principio di legalità e la ricerca della giustizia vengono totalmente smantellati da tale provvedimento.

Pertanto questo sito internet dichiara sin da adesso che, per imprescindibili motivi etici e in ragione della difesa del diritto alla libertà di parola e di stampa, solennemente sancito dalla Costituzione italiana e dalle leggi vigenti, in caso di approvazione in via definitiva e di conversione in legge, non potrà attenersi in alcun modo alle norme che compongono il disegno di legge sulle intercettazioni.

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