ops...si è rotto
prima una anticipazione, VERGOGNOSA, con annesso elogio dell'opera di governo di Minzolini nel suo editoriale:
forse non lo seguo abitualmene e quindi non sono abituato, però Minzolini è veramente scandaloso...da far impallidire Emilio Fede.
poi il messaggio di Berlusconi:
LA BOZZA DEL DOCUMENTO DELL'UFFICIO DI PRESIDENZA DEL PDL
''VIENE MENO LA FIDUCIA NEL RUOLO DI GARANZIA DI FINI'' - ''L'ufficio di Presidenza considera le posizioni dell'On. Fini assolutamente incompatibili con i principi ispiratori del Popolo della Liberta', con gli impegni assunti con gli elettori e con l'attivita' politica del Popolo della Liberta'. Di conseguenza viene meno anche la fiducia del PdL nei confronti del ruolo di garanzia di Presidente della Camera indicato dalla maggioranza che ha vinto le elezioni....
(fonte)
adesso vediamo che fanno...molto probabilmente daranno la colpa ai giornali, giudici, televisioni comuniste
giovedì 29 luglio 2010
martedì 27 luglio 2010
Il rap di Miccicchè
Battaglia navale
Nel pdl e’ scoppiata una Granata
come Lupi, i berluscones azzannano i finiani
ma un Bocchino al mattino e comincia il Bongiorno
mentre gli altri stanno li’, con le facce un po’ Verdini
a osservare i colleghi che fan gioco, tipo battaglia navale
“P3:colpito e affondato!”,esclamano a gran (porta)voce
“Ma e’ un imbroglio o e’ un Briguglio?” Non ci si racCapezzone più’
“No, non e’ un imbroglio,sono solo giochi,giochi eccelsi,giochi Fini”
(fonte)
come dire... vista la situazione facciamoci una risata,
in fondo sono solo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
complimenti per la serietà con cui affrontano le problematiche,
ma in fondo, cosa dicono di solito, o almeno cosa dice di solito Berlusconi:
"Diffidate di quelli di sinistra, non hanno ironia"
Battaglia navale
Nel pdl e’ scoppiata una Granata
come Lupi, i berluscones azzannano i finiani
ma un Bocchino al mattino e comincia il Bongiorno
mentre gli altri stanno li’, con le facce un po’ Verdini
a osservare i colleghi che fan gioco, tipo battaglia navale
“P3:colpito e affondato!”,esclamano a gran (porta)voce
“Ma e’ un imbroglio o e’ un Briguglio?” Non ci si racCapezzone più’
“No, non e’ un imbroglio,sono solo giochi,giochi eccelsi,giochi Fini”
(fonte)
come dire... vista la situazione facciamoci una risata,
in fondo sono solo il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
complimenti per la serietà con cui affrontano le problematiche,
ma in fondo, cosa dicono di solito, o almeno cosa dice di solito Berlusconi:
"Diffidate di quelli di sinistra, non hanno ironia"
domenica 25 luglio 2010
Nuovi bungalows a Villa Certosa
Grazie al piano casa della Regione Sardegna, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrà realizzare nuovi bungalow abitabili nel complesso di Villa Certosa, residenza estiva del premier a Porto Rotondo. Il via libera - come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna - è arrivato dalla Commissione paesaggistica regionale, che ha esaminato l'istanza di ampliamento della volumetria, presentata nel maggio scorso, dalla Idra Immobiliare spa, la società del Cavaliere proprietaria di Villa Certosa. La Commissione, presieduta dallo scultore sardo Pinuccio Sciola (l'inventore delle pietre sonore) non ha - spiega La Nuova Sardegna - rilevato elementi di incompatibilità dal punto di vista paesaggistico. "Si tratta di alcune strutture staccate dal corpo centrale della residenza - spiega Sciola al quotidiano sardo - inserite in uno spazio immenso. Non c'era alcun motivo per negare il parere positivo".
ma ripercorriamo le tappe del piano casa...
il 7 marzo del 2009 Berlusconi spiega:
Berlusconi ha spiegato che il piano consentirà "a chi ha una casa e che, nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipoti, di aggiungere una stanza, due stanze o due bagni con servizi annessi alla villa esistente".
(fonte)
il 17 ottobre del 2009 viene approvato il piano casa
il 19 maggio 2010 la Idra Immobiliare, società che fa capo a Berlusconi, presenta la richiesta in commissione paesaggistica
«Si tratta di un numero imprecisato di bungalow, strutture probabilmente abitabili piuttosto lontane dal corpo centrale della villa, che forse il capo del governo intende destinare agli ospiti»
(fonte)
ed ecco che il 25 luglio 2010 arriva l'attesa risposta:
Grazie al piano casa della Regione Sardegna, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrà realizzare nuovi bungalow abitabili nel complesso di Villa Certosa, residenza estiva del premier a Porto Rotondo. Il via libera - come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna - è arrivato dalla Commissione paesaggistica regionale, che ha esaminato l'istanza di ampliamento della volumetria, presentata nel maggio scorso, dalla Idra Immobiliare spa, la società del Cavaliere proprietaria di Villa Certosa. La Commissione, presieduta dallo scultore sardo Pinuccio Sciola (l'inventore delle pietre sonore) non ha - spiega La Nuova Sardegna - rilevato elementi di incompatibilità dal punto di vista paesaggistico. "Si tratta di alcune strutture staccate dal corpo centrale della residenza - spiega Sciola al quotidiano sardo - inserite in uno spazio immenso. Non c'era alcun motivo per negare il parere positivo"
(fonte)
ed effettivamente è corretto...non c'era alcun motivo per negare il parere positivo.
Sulla base di ciò che è stato legiferato, la richiesta fatta era da accettare...
il problema è quello che è stato legiferato!!!
chissà quali e quante famiglie hanno usufruito del piano casa?
Grazie al piano casa della Regione Sardegna, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrà realizzare nuovi bungalow abitabili nel complesso di Villa Certosa, residenza estiva del premier a Porto Rotondo. Il via libera - come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna - è arrivato dalla Commissione paesaggistica regionale, che ha esaminato l'istanza di ampliamento della volumetria, presentata nel maggio scorso, dalla Idra Immobiliare spa, la società del Cavaliere proprietaria di Villa Certosa. La Commissione, presieduta dallo scultore sardo Pinuccio Sciola (l'inventore delle pietre sonore) non ha - spiega La Nuova Sardegna - rilevato elementi di incompatibilità dal punto di vista paesaggistico. "Si tratta di alcune strutture staccate dal corpo centrale della residenza - spiega Sciola al quotidiano sardo - inserite in uno spazio immenso. Non c'era alcun motivo per negare il parere positivo".
ma ripercorriamo le tappe del piano casa...
il 7 marzo del 2009 Berlusconi spiega:
Berlusconi ha spiegato che il piano consentirà "a chi ha una casa e che, nel frattempo ha ampliato la famiglia perché i figli si sono sposati e hanno dei nipoti, di aggiungere una stanza, due stanze o due bagni con servizi annessi alla villa esistente".
(fonte)
il 17 ottobre del 2009 viene approvato il piano casa
il 19 maggio 2010 la Idra Immobiliare, società che fa capo a Berlusconi, presenta la richiesta in commissione paesaggistica
«Si tratta di un numero imprecisato di bungalow, strutture probabilmente abitabili piuttosto lontane dal corpo centrale della villa, che forse il capo del governo intende destinare agli ospiti»
(fonte)
ed ecco che il 25 luglio 2010 arriva l'attesa risposta:
Grazie al piano casa della Regione Sardegna, il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi potrà realizzare nuovi bungalow abitabili nel complesso di Villa Certosa, residenza estiva del premier a Porto Rotondo. Il via libera - come riporta oggi il quotidiano La Nuova Sardegna - è arrivato dalla Commissione paesaggistica regionale, che ha esaminato l'istanza di ampliamento della volumetria, presentata nel maggio scorso, dalla Idra Immobiliare spa, la società del Cavaliere proprietaria di Villa Certosa. La Commissione, presieduta dallo scultore sardo Pinuccio Sciola (l'inventore delle pietre sonore) non ha - spiega La Nuova Sardegna - rilevato elementi di incompatibilità dal punto di vista paesaggistico. "Si tratta di alcune strutture staccate dal corpo centrale della residenza - spiega Sciola al quotidiano sardo - inserite in uno spazio immenso. Non c'era alcun motivo per negare il parere positivo"
(fonte)
ed effettivamente è corretto...non c'era alcun motivo per negare il parere positivo.
Sulla base di ciò che è stato legiferato, la richiesta fatta era da accettare...
il problema è quello che è stato legiferato!!!
chissà quali e quante famiglie hanno usufruito del piano casa?
martedì 20 luglio 2010
Alba Adriatica, una settimana e poi via gli sfollati
Gli ospiti aquilani, vittime del terremoto del 6 aprile 2009, dovranno lasciare le camere d’albergo entro la fine di questa settimana.
Gli albergatori di Alba Adriatica (Teramo), dove alloggiano molti terremotati, sono giunti all’estrema conseguenza a causa dei ritardi nel rimborso delle spese.
“Siamo allo stremo delle forze” - dichiara il titolare di un hotel che ha voluto restare anonimo ma che ha spiegato di parlare a nome di tutti i suoi colleghi che dal giorno del sisma hanno messo a disposizione le loro strutture per le vittime del terremoto.
Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 13 luglio dal sito internet del commissario per la ricostruzione, gli sfollati che alloggiano negli alberghi della provincia di Teramo sono 792.
“Da quando la situazione non è più gestita dalla Protezione civile, che comunque ci pagava in ritardo, ora non stiamo ricevendo più i rimborsi delle spese", afferma il titolare dell’hotel.
Dal 1º gennaio la competenza dei rimborsi è passata alla struttura commissariale e i bonifici bancari inviati sono diventati rarissimi.
“Ne abbiamo ricevuti un paio, mentre prima ne arrivava circa uno al mese - spiega ancora l'albergatore. - A queste condizioni non posso più ospitare nessuno. Rischio il fallimento”.
L’albergatore albese ricorda che lo scorso giugno ha ricevuto il saldo delle spese calcolato fino ad agosto 2009, quindi ora attende i soldi da quasi un anno.
Gli hotel della costa abruzzese, nei giorni di massima emergenza hanno occupato tutte le camere disponibili e, dichiara il titolare dell’hotel, “dalla Regione dobbiamo ancora ricevere 600 mila euro solo per l’albergo”.
Gli sfollati dovranno lasciare gli hotel della costa e sarà difficile trovare un’altra sistemazione. “Deve essere lo Stato ad aiutarli - dice l’albergatore”.
Il titolare dell’hotel spiega: “Per far fronte alle spese ho chiesto prestiti in banca e ho accumulato uno scoperto da mezzo milione di euro, che la Regione dovrebbe restituirmi”.
“Ma fin’ora - conclude amareggiato l’albergatore - l’Ente è stato solo in grado di rispondere che non ha soldi per i rimborsi, e che noi titolari degli hotel facciamo bene a mandare via gli sfollati”.
CHIODI: ''VENERDI' VOGLIO INCONTRARE TREMONTI''
L’AQUILA - “Con una lettera molto chiara ho richiesto per questo venerdì al ministro dell’Economia Giulio Tremonti un incontro sui fondi per i debiti contratti nella fase di emergenza”.
Lo ha detto il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, durante l’incontro con i sindaci per la perimetrazione dei centri storici, precisando che nella sua richiesta chiede la partecipazione al vertice anche “del dipartimento della Protezione civile e della Ragioneria generale dello Stato”.
Dopo aver ricordato che i fondi per la ricostruzione ci sono e devono essere spesi in fretta, Chiodi ha spiegato che “resta però una criticità. Abbiamo esaurito - ha ammesso - la fonte di finanziamento delle spese dell’emergenza, il cosiddetto ‘articolo 7’, per gli addetti ai lavori. Alcuni obblighi sono stati assunti, ma non ancora assolti”.
Il commissario ha poi snocciolato i conti da saldare, aperti dalla Protezione civile nella fase della prima emergenza ed ereditati dalla sua struttura: “La messa in sicurezza - ha elencato - i puntellamenti, il contributo di autonoma sistemazione e gli alberghi. A oggi mancano i fondi per fare fronte a questi debiti contratti durante l’emergenza”.
LA CONFERMA DI CIALENTE: ''NON CI SONO SOLDI''
L'AQUILA - "Non ci sono soldi per coprire le spese dell'emergenza e garantire l'assistenza agli sfollati".
È la denuncia del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che commenta così la richiesta avanzata da un albergatore di Alba Adriatica (Teramo), il quale ha invitato gli ultimi sfollati rimasti a riconsegnare la camera entro fine settimana, a causa dei ritardi nel rimborso delle spese per l'accoglienza post-sisma.
"Una situazione - sottolinea Cialente, vice commissario per l'emergenza - comune a decine di strutture alberghiere della costa e dell'entroterra. Da un mese e mezzo segnalo il problema. La scorsa settimana ho pregato in ginocchio un albergatore aquilano di non sfrattare gli sfollati, del resto se i pagamenti non arrivano, queste imprese rischiano il lastrico".
L'allarme l'aveva lanciato anche Federalberghi Abruzzo. "Il problema riguarda anche l'autonoma sistemazione - ha aggiunto il sindaco - Oggi alcuni cittadini sono venuti in Comune a protestare, perché siamo fermi a marzo, ma allo stato attuale la nostra amministrazione ha già anticipato allo Stato 15 milioni di euro".
(fonte)
Non capisco queste lamentale, l'emergenza terremoto è stata risolta in tempi da record, così come è stata risolto completamente il problema rifiuti in Campania e Sicilia e poi adesso non ha tempo, deve preoccuparsi di ricevere un premio a Milano, presenziare al raduno del Milan, rimettere in sesto il PDL, garantire la privacy a tutto il mondo e sconfiggere i comunisti...
Chissà quando incomincerà/incominceranno ad occuparsi dei problemi reali, forse mai... in fondo basta manipolare i TG!!!
Gli ospiti aquilani, vittime del terremoto del 6 aprile 2009, dovranno lasciare le camere d’albergo entro la fine di questa settimana.
Gli albergatori di Alba Adriatica (Teramo), dove alloggiano molti terremotati, sono giunti all’estrema conseguenza a causa dei ritardi nel rimborso delle spese.
“Siamo allo stremo delle forze” - dichiara il titolare di un hotel che ha voluto restare anonimo ma che ha spiegato di parlare a nome di tutti i suoi colleghi che dal giorno del sisma hanno messo a disposizione le loro strutture per le vittime del terremoto.
Secondo gli ultimi dati, aggiornati al 13 luglio dal sito internet del commissario per la ricostruzione, gli sfollati che alloggiano negli alberghi della provincia di Teramo sono 792.
“Da quando la situazione non è più gestita dalla Protezione civile, che comunque ci pagava in ritardo, ora non stiamo ricevendo più i rimborsi delle spese", afferma il titolare dell’hotel.
Dal 1º gennaio la competenza dei rimborsi è passata alla struttura commissariale e i bonifici bancari inviati sono diventati rarissimi.
“Ne abbiamo ricevuti un paio, mentre prima ne arrivava circa uno al mese - spiega ancora l'albergatore. - A queste condizioni non posso più ospitare nessuno. Rischio il fallimento”.
L’albergatore albese ricorda che lo scorso giugno ha ricevuto il saldo delle spese calcolato fino ad agosto 2009, quindi ora attende i soldi da quasi un anno.
Gli hotel della costa abruzzese, nei giorni di massima emergenza hanno occupato tutte le camere disponibili e, dichiara il titolare dell’hotel, “dalla Regione dobbiamo ancora ricevere 600 mila euro solo per l’albergo”.
Gli sfollati dovranno lasciare gli hotel della costa e sarà difficile trovare un’altra sistemazione. “Deve essere lo Stato ad aiutarli - dice l’albergatore”.
Il titolare dell’hotel spiega: “Per far fronte alle spese ho chiesto prestiti in banca e ho accumulato uno scoperto da mezzo milione di euro, che la Regione dovrebbe restituirmi”.
“Ma fin’ora - conclude amareggiato l’albergatore - l’Ente è stato solo in grado di rispondere che non ha soldi per i rimborsi, e che noi titolari degli hotel facciamo bene a mandare via gli sfollati”.
CHIODI: ''VENERDI' VOGLIO INCONTRARE TREMONTI''
L’AQUILA - “Con una lettera molto chiara ho richiesto per questo venerdì al ministro dell’Economia Giulio Tremonti un incontro sui fondi per i debiti contratti nella fase di emergenza”.
Lo ha detto il commissario per la ricostruzione, Gianni Chiodi, durante l’incontro con i sindaci per la perimetrazione dei centri storici, precisando che nella sua richiesta chiede la partecipazione al vertice anche “del dipartimento della Protezione civile e della Ragioneria generale dello Stato”.
Dopo aver ricordato che i fondi per la ricostruzione ci sono e devono essere spesi in fretta, Chiodi ha spiegato che “resta però una criticità. Abbiamo esaurito - ha ammesso - la fonte di finanziamento delle spese dell’emergenza, il cosiddetto ‘articolo 7’, per gli addetti ai lavori. Alcuni obblighi sono stati assunti, ma non ancora assolti”.
Il commissario ha poi snocciolato i conti da saldare, aperti dalla Protezione civile nella fase della prima emergenza ed ereditati dalla sua struttura: “La messa in sicurezza - ha elencato - i puntellamenti, il contributo di autonoma sistemazione e gli alberghi. A oggi mancano i fondi per fare fronte a questi debiti contratti durante l’emergenza”.
LA CONFERMA DI CIALENTE: ''NON CI SONO SOLDI''
L'AQUILA - "Non ci sono soldi per coprire le spese dell'emergenza e garantire l'assistenza agli sfollati".
È la denuncia del sindaco dell'Aquila, Massimo Cialente, che commenta così la richiesta avanzata da un albergatore di Alba Adriatica (Teramo), il quale ha invitato gli ultimi sfollati rimasti a riconsegnare la camera entro fine settimana, a causa dei ritardi nel rimborso delle spese per l'accoglienza post-sisma.
"Una situazione - sottolinea Cialente, vice commissario per l'emergenza - comune a decine di strutture alberghiere della costa e dell'entroterra. Da un mese e mezzo segnalo il problema. La scorsa settimana ho pregato in ginocchio un albergatore aquilano di non sfrattare gli sfollati, del resto se i pagamenti non arrivano, queste imprese rischiano il lastrico".
L'allarme l'aveva lanciato anche Federalberghi Abruzzo. "Il problema riguarda anche l'autonoma sistemazione - ha aggiunto il sindaco - Oggi alcuni cittadini sono venuti in Comune a protestare, perché siamo fermi a marzo, ma allo stato attuale la nostra amministrazione ha già anticipato allo Stato 15 milioni di euro".
(fonte)
Non capisco queste lamentale, l'emergenza terremoto è stata risolta in tempi da record, così come è stata risolto completamente il problema rifiuti in Campania e Sicilia e poi adesso non ha tempo, deve preoccuparsi di ricevere un premio a Milano, presenziare al raduno del Milan, rimettere in sesto il PDL, garantire la privacy a tutto il mondo e sconfiggere i comunisti...
Chissà quando incomincerà/incominceranno ad occuparsi dei problemi reali, forse mai... in fondo basta manipolare i TG!!!
lunedì 19 luglio 2010
La Provincia di Milano premia Berlusconi
Il premio Grande Milano per i 150 anni di Palazzo Isimbardi verrà consegnato domani anche a Don Verzè
Le motivazioni:
"Statista di rara capacità conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il rispetto per la vita". Le motivazioni sottolineano che "con straordinaria lungimiranza e capacità ha reso Milano, la sua amata città, grande in Italia e nel mondo", citano le sue doti "umane e imprenditoriali".
E aggiungono che "ha scelto di dare il proprio contributo mettendosi con coraggio a servizio del Popolo italiano perseguendo la sia missione di libertà". "Personalità dallo straordinario carisma - aggiungono -, è amato da tanti italiani perchè uomo tra la gente e con la gente, della quale ha compreso i bisogni più profondi sapendo interpretarne le aspettative".
Le motivazioni del premio a Silvio Berlusconi sono "troppo", secondo Filippo Penati, ex presidente della Provincia e caposegreteria di Pier Luigi Bersani. "Più che il tributo di una istituzione al presidente del Consiglio in occasione del 150/mo dalla fondazione della Provincia di Milano - ha commentato l'esponente del Pd - sembra il riconoscimento di un dipendente al proprio capo". Un riferimento non casuale al rapporto di lavoro visto che Guido Podestà, l'attuale presidente di Palazzo Isimbardi, ha iniziato a lavorare con Berlusconi negli anni Settanta diventando anche amministratore delegato della Edilnord.
(fonte)
che dire?
Sono veramente fantastici...
Il premio Grande Milano per i 150 anni di Palazzo Isimbardi verrà consegnato domani anche a Don Verzè
Le motivazioni:
"Statista di rara capacità conduce con responsabilità e lucida consapevolezza il Paese verso un futuro di donne e di uomini liberi che compongono una società solidale fondata sull'amore, la tolleranza e il rispetto per la vita". Le motivazioni sottolineano che "con straordinaria lungimiranza e capacità ha reso Milano, la sua amata città, grande in Italia e nel mondo", citano le sue doti "umane e imprenditoriali".
E aggiungono che "ha scelto di dare il proprio contributo mettendosi con coraggio a servizio del Popolo italiano perseguendo la sia missione di libertà". "Personalità dallo straordinario carisma - aggiungono -, è amato da tanti italiani perchè uomo tra la gente e con la gente, della quale ha compreso i bisogni più profondi sapendo interpretarne le aspettative".
Le motivazioni del premio a Silvio Berlusconi sono "troppo", secondo Filippo Penati, ex presidente della Provincia e caposegreteria di Pier Luigi Bersani. "Più che il tributo di una istituzione al presidente del Consiglio in occasione del 150/mo dalla fondazione della Provincia di Milano - ha commentato l'esponente del Pd - sembra il riconoscimento di un dipendente al proprio capo". Un riferimento non casuale al rapporto di lavoro visto che Guido Podestà, l'attuale presidente di Palazzo Isimbardi, ha iniziato a lavorare con Berlusconi negli anni Settanta diventando anche amministratore delegato della Edilnord.
(fonte)
che dire?
Sono veramente fantastici...
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150 anni di Palazzo Isimbardi,
premio Grande Milano
giovedì 15 luglio 2010
Prevenire è meglio che curare...
...
"Da domani sarà attivo il numero verde per l'emergenza caldo - ha aggiunto il ministro - grazie al quale i cittadini potranno avere informazioni su come comportarsi in presenza di sintomi legati al caldo". Il numero verde 1500 funzionerà sette giorni su sette dalle 8 alle 20. A rispondere ci saranno dei medici "che diranno ai cittadini cosa fare - ha aggiunto Fazio - se recarsi al Pronto Soccorso o meno, in base ai sintomi che hanno".
...
(fonte)
Ottima iniziativa, peccato sia stata pensata e messa in atto il 15 LUGLIO...
Da quanto tempo ci stanno segnalando gli stati di allerta, una settimana, due?
Da quanto tempo è previsto il caldo? un paio di mesi.
L'anno scorso in questo periodo quanti gradi c'erano, 18? o forse sempre sopra i 30?
ma perchè, in Italia, non si riescono a fare le cose in anticipo...
Quanto ci vuole a pensare ad un numero verde per l'emergenza caldo quando l'emergenza è già in atto?
direi poco...
Qualche sforzo in più va fatto a pensarlo a maggio e attivarlo a giugno, in modo da prevenire...
Ecco, forse è questo quello che mi piacerebbe chiedere:
un piccolo sforzo in più...
...
"Da domani sarà attivo il numero verde per l'emergenza caldo - ha aggiunto il ministro - grazie al quale i cittadini potranno avere informazioni su come comportarsi in presenza di sintomi legati al caldo". Il numero verde 1500 funzionerà sette giorni su sette dalle 8 alle 20. A rispondere ci saranno dei medici "che diranno ai cittadini cosa fare - ha aggiunto Fazio - se recarsi al Pronto Soccorso o meno, in base ai sintomi che hanno".
...
(fonte)
Ottima iniziativa, peccato sia stata pensata e messa in atto il 15 LUGLIO...
Da quanto tempo ci stanno segnalando gli stati di allerta, una settimana, due?
Da quanto tempo è previsto il caldo? un paio di mesi.
L'anno scorso in questo periodo quanti gradi c'erano, 18? o forse sempre sopra i 30?
ma perchè, in Italia, non si riescono a fare le cose in anticipo...
Quanto ci vuole a pensare ad un numero verde per l'emergenza caldo quando l'emergenza è già in atto?
direi poco...
Qualche sforzo in più va fatto a pensarlo a maggio e attivarlo a giugno, in modo da prevenire...
Ecco, forse è questo quello che mi piacerebbe chiedere:
un piccolo sforzo in più...
martedì 13 luglio 2010
Ministero per l'attuazione del federalismo
molti non lo avranno mai sentito nominare, altri non avranno fatto neanche in tempo a memorizzarlo, ma questo è stato dal 18 giugno al 5 luglio uno dei nostri ministeri.
Chi era il ministro?
Aldo Brancher, salito anche lui sulla ribalta politica in questa legislatura giusto il tempo di giurare (18 giugno), richiedere il legittimo impedimento (24 giugno), rinunciare al legittimo impedimento (26 giugno), dare le dimissioni (5 luglio, diciamo che l'hanno un pò spinto a rinunciare e a dimettersi).
Ma che fine ha fatto il ministero? qualcuno ne parla ancora?
tutte quelle cose che il ministro avrebbe dovuto fare, tali da impedirgli di partecipare ai processi, chi le sta facendo?
Forse nessuno, forse non c'era nulla da fare, forse il ministero serviva solo da scudo per le vicende giudiziarie, forse sto scoprendo l'acqua calda...
molti non lo avranno mai sentito nominare, altri non avranno fatto neanche in tempo a memorizzarlo, ma questo è stato dal 18 giugno al 5 luglio uno dei nostri ministeri.
Chi era il ministro?
Aldo Brancher, salito anche lui sulla ribalta politica in questa legislatura giusto il tempo di giurare (18 giugno), richiedere il legittimo impedimento (24 giugno), rinunciare al legittimo impedimento (26 giugno), dare le dimissioni (5 luglio, diciamo che l'hanno un pò spinto a rinunciare e a dimettersi).
Ma che fine ha fatto il ministero? qualcuno ne parla ancora?
tutte quelle cose che il ministro avrebbe dovuto fare, tali da impedirgli di partecipare ai processi, chi le sta facendo?
Forse nessuno, forse non c'era nulla da fare, forse il ministero serviva solo da scudo per le vicende giudiziarie, forse sto scoprendo l'acqua calda...
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lunedì 12 luglio 2010
venerdì 9 luglio 2010
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