mercoledì 14 gennaio 2009

Fosforo bianco


Il calore generato all'atto della combustione e per tutta la durata della stessa è elevatissimo e tale da provocare l'incenerimento delle parti con cui entra in contatto e la disidratazione immediata di qualsiasi sostanza che contenga acqua. I vapori del fosforo bianco sono altamente tossici ed è accertato che producono la necrosi delle ossa della mascella, qualora siano inalati.

Per uso civile il fosforo rappresenta una delle sostanze di base per la fabbricazione di fertilizzanti chimici e per quella di esplosivi utilizzati principalmente per lavori estrattivi o costruzioni stradali e ferroviarie. Per scopi militari, il fosforo bianco viene ormai da tempo impiegato, generalmente miscelato con sostanze flematizzanti, per la realizzazione di candelotti illuminanti, proiettili di medio e grosso calibro sempre illuminanti e per realizzare cortine fumogene a protezione delle truppe.

All'atto dell'apertura meccanica o per esplosione del volume (proiettile, candelotto, bomba a mano, ecc.) che contiene il fosforo bianco, la massa prende fuoco e inizia a fondere repentinamente provocando la dispersione nell'ambiente di "gocce incandescenti", che come cera liquefatta si attaccano sulle parti colpite seguitando a bruciare fino all'esaurimento. L'elevato calore provoca l'accensione di tutte le sostanze comburenti con cui entrano in contatto e quindi, di fatto, il munizionamento al fosforo bianco oltre ad essere illuminante ha anche una funzione prettamente incendiaria.



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