domenica 27 aprile 2008

Il campionato di calcio secondo Berlusconi

Il futuro presidente del consiglio qualche giorno fa ha espresso un suo parere su come dovrebbe essere organizzato il campionato di calcio...
trova commercialmente non valida l'idea che squadre come il milan debbano andare in trasferta in località di provincia come Empoli, Bergamo, Messina, Catania ecc... dove il ritorno economico, di immagine non è massimo, quindi sempre secondo il futuro presidente del consiglio che la maggioranza degli italiani si è scelto, sarebbe meglio un campionato con solo le grandi squadre, perchè sono quelle che fanno fare i soldi...

Alcune considerazioni:
contare fino a dieci prima di parlare gli risulta proprio tanto difficle...
commercialmente penso che due derby o due juve-milan ecc... siano più che sufficienti.
il bello di queste sfide...e comunque il bello di tutti gli eventi è che vengono classificati come tali, e quindi con il potere di richiamare folle di spettatori, proprio perchè li possiamo gustare poche volte nell'arco dell'anno
i Mondiali di calcio, le olimpiadi sono ogni quattro anni e questo li rende eventi...
i Mondiali di nuoto , per esempio, sono ogni anno e questo li rende sicuramente meno evento
Un derby di calcio lo vediamo due volte l'anno, ed è un evento, quando lo si vede quattro volte (campionato e coppa italia) diventa una partita importante,
sei volte sarebbe una partita qualsiasi...

3 commenti:

Anonimo ha detto...

sarò un po' strana io, ma se una riesce ad arrivare in serie A e giocare con le grandi squadre io dicco evviva, bel messaggio ai tifosi, no?
o bisogna proprio fare la costa smeralda del calcio, dove entri solo se hai il 40 metri?
forse tra un po' si potrà entrare agli uffizi solo chi possiede 5 appartamenti, per un ritorno economico, certo.
sto delirando io?

fabris ha detto...

perchè devono continuare a portare avanti il principio del diritto acquisito...? le cose le fai non se le meriti ma se nel passato le hai meritate...

fabris ha detto...

e questa purtroppo è una costante del comportamento italiano...dobbiamo essere noi i primi a cambiare...a non accettare più questa situazione...