giovedì 25 settembre 2008

Maroni - La Russa
Maroni: Siamo di fronte a una «guerra civile che la Camorra ha dichiarato allo Stato e questo deve rispondere con tutti i mezzi». Lo ha dichiarato nel corso della sua audizione nell’Aula di Palazzo Madama, il ministro dell’Interno Roberto Maroni, secondo cui l’eccidio di Castelvolturno «è stato un atto di autentico terrorismo con cui la Camorra ha voluto ribadire il controllo del territorio, lanciando un segnale allo stato».

La Russa: «Pur condividendo nella sostanza il pensiero del ministro dell'Interno, non parlerei di guerra civile: mi sembrerebbe quasi di dare una patente, non dico di legittimità ma di importanza extracriminale, alla camorra». È quanto tiene a precisare Ignazio La Russa nel corso del suo intervento su i fatti di Caserta. «Capisco il senso delle dichiarazioni di Maroni, ma credo che si tratti di un’aggressione della criminalità organizzata alla legalità, più che di una guerra civile contro lo Stato». Per La Russa, «in questa fase, l’obiettivo di questo gruppo criminale è sì di violare le leggi dello Stato ma l’attacco è diretto ad altre forme di criminalità, per cercare di realizzare una sorta di monopolio del crimine in questo territorio: il vecchio termine di guerra fra bande si adatta anche a questa fase», osserva il ministro della Difesa.


su suggerimento di francesca che mi ha segnalato la notizia

1 commento:

Anonimo ha detto...

spaventano la popolazione e poi giocano alla guerra. di cosa bisogna davvero avere paura? secondo me delle strumentalizzazioni. perchè i veri scopi sono celati.