venerdì 24 aprile 2009

come ti blocco le proteste...

in un silenzio più o meno assoluto da parte dei media e coperte da uscite più o meno clownesche del nostro sire sono passate o stanno passando alcune proposte per far si che sia sempre più difficile contraddire il re...

una, ascoltata oggi di sfuggita alla radio riguarda la proposta che mira ad impedire alle associazioni ambientaliste di ricorrere al TAR nei casi di opere che distruggano l’ambiente.

nel progetto di legge n° 2271, presentato il 10 marzo 2009 alla camera dei deputati, si lamenta “che il 2007 ha registrato una situazione cronica di stallo nella costruzione di grandi opere, con 193 infrastrutture oggetto di protesta. Rigassificatori, termovalorizzatori, corridoi ferroviari, centrali a biomasse, elettrodotti, autostrade, discariche, inceneritori: qualunque fosse il progetto, il fermo alla sua realizzazione è stato disposto sempre per le stesse ragioni. Un ricorso al giudice amministrativo è sufficiente a impedire o a ritardare la realizzazione di opere pubbliche. […] Il dilagare di questo fenomeno ritarda (e spesso paralizza) la realizzazione di gran parte degli interventi pubblici in programma nei settori dell’energia, dei trasporti, dello smaltimento rifiuti, della depurazione e della stessa edilizia residenziale e terziaria.

quindi, quello che viene richiesto è:

…un intervento legislativo volto a responsabilizzare l’attività delle associazioni di protezione ambientale”. Detto così sembra perfino ragionevole; senonché “per fare ciò si prevedono la responsabilità delle stesse associazioni per lite temeraria e il conseguente risarcimento del danno a vantaggio della pubblica amministrazione”.

quindi, attenzione tu piccola associazione, che se ci provi e poi ti va male ti faccio pagare cifre che non potrai assolutamente permetterti...

per poter meglio sostenere questa tesi ecco la legge 28 gennaio 2009, n° 2, il cosiddetto decreto “anti-crisi”, la quale all’articolo 20 prevede “un iter accelerato per le opere pubbliche ritenute prioritarie «per lo sviluppo economico del territorio», la nomina di commissari straordinari delegati che dovranno vigilare su tutte le fasi di realizzazione dell’investimento e che, quindi, seguiranno ogni progetto con poteri sostitutivi delle amministrazioni interessate, ma, soprattutto, l’abolizione della facoltà sospensiva del tribunale amministrativo regionale (TAR)”.
E al comma 8 dell’articolo 20: “Le misure cautelari e l’annullamento dei provvedimenti impugnati non possono comportare, in alcun caso, la sospensione o la caducazione degli effetti del contratto già stipulato, e, in caso di annullamento degli atti della procedura, il giudice può esclusivamente disporre il risarcimento degli eventuali danni, ove comprovati, solo per equivalente”.

quindi, cosa protestate a fare, intanto le opere andranno avanti lo stesso...al massimo se dovesse mai risultare che avevate ragione, vi daremo qualche spicciolo

per questa prima notizia ringrazio la radio e www.gennarocarotenuto.it

la seconda invece riguarda la Class Action, prima rimandata e poi distrutta dal governo.



e per questa invece ringrazio Report e youtube

fortunatamente un pò di informazione è rimasta....

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