martedì 14 aprile 2009

L'ospedale San Salvatore...


Nel giorno in cui periti e carabinieri analizzano i primi immobili - stimando solo il 50 per cento ancora agibile - si scopre che l'ospedale San Salvatore (quello dove si erano rivolti oltre mille feriti il giorno del terremoto e poche ore dopo evacuato a causa di cedimenti strutturali) è abusivo. Non poteva essere aperto. Non dispone del certificato di agibilità (l'atto che attesta la sicurezza, l'igiene e la salubrità dell'edificio).


Non l'ha mai avuto. Non solo, l'ospedale - inaugurato nove anni fa - non risulta nemmeno nelle mappe catastali. L'immobile per lo Stato, dunque, non esiste. E' tutto scritto in una relazione che il direttore generale della Asl aquilana, Roberto Marzetti, ha inviato alla Regione e al ministero della Salute. Una relazione nella quale Marzetti ricostruisce la storia del nosocomio, dal 1972 (quando partì il cantiere) ad oggi. Una costruzione travagliata al centro di dibattiti parlamentari, esposti e polemiche.

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Ma chi è che si è preso la responsabilità nove anni fa di aprire l'ospedale senza richiedere l'agibilità?
La risposta è Menduni, lo stesso che venti giorni fa è stato nominato dal presidente della Regione Gianni Chiodi (eletto a dicembre con la vittoria del centrodestra) come consulente per l'Agenzia Regionale Sanitaria.

e adesso Chiodi cosa dice:

''Aspettiamo la magistratura, ma e' chiaro che se la procura rilevera' certi elementi - dice Chiodi - la regione si costituira' parte civile''. Nelle costruzioni, prosegue il governatore dell'Abruzzo, ''non si puo' andare avanti con superficialita' e non si puo' essere tolleranti in situazioni del genere''.

chissà se qualcuno si dimetterà???

2 commenti:

coscienza critica ha detto...

Non illuderti di vedere qualcuno che si dimette. E' già iniziato lo spettacolo dello scaricabarile.
Venghino siòri, venghino! Specialità acrobatiche italiane!

Alessandro Tauro ha detto...

In un paese normale Menduini, nel caso migliore, sarebbe stato degradato a dirigente di ultimo livello in qualche ente pubblico.
Qui da noi becca "promozioni politiche". Da chi annuncia l'intenzione di costituirsi parte civile...

Le premesse parlano già abbastanza da sole, purtroppo...