mercoledì 4 novembre 2009

Cominciamo bene....

È molto probabile che il prossimo 16 novembre ci sia una falsa ripartenza del processo per i presunti fondi neri relativi ai diritti tv di Mediaset, dove tra gli imputati c’è il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi.

In data 2 novembre i difensori Niccolò Ghedini e Piero Longo hanno depositato nella cancelleria della prima sezione del Tribunale di Milano un’istanza in cui invocano il legittimo impedimento del premier ad essere in aula a causa della concomitanza con il convegno internazionale della Fao sulla sicurezza alimentare che si svolgerà a Roma nei giorni che vanno dal 16 al 18 novembre. Ghedini e Longo spiegano che il premier intende «partecipare direttamente a ogni udienza», facendo esplicito riferimento alla sentenza della Corte Costituzionale che aveva bocciato il lodo Alfano, la norma che aveva fatto sospendere il processo il 28 settembre del 2008.

La Consulta infatti ha invitato i giudici nel preparare il calendario delle udienze a considerare gli impegni istituzionali del premier al fine di contemperare le esigenze di chi ricopre importantissime funzioni pubbliche e quelle dell’amministrazione della giustizia. All’istanza i legali di Berlusconi hanno allegato il programma del convegno della Fao, a ulteriore dimostrazione dell’impossibilità del capo del governo, imputato di frode fiscale, a essere presente al processo. Va ricordato poi che a invocare un legittimo impedimento è anche l’avvocato Roberto Pisano, difensore di Frank Agrama, l’uomo d’affari di origine egiziana del quale secondo la procura di Milano Berlusconi sarebbe stato il socio occulto nella creazione e nella gestione di fondi extra bilancio. Pisano sarà impegnato a Parma in uno dei tronconi processuali della vicenda relativa al crac Parmalat.

I giudici, presidente Edoardo D’Avossa, a latere Maria Teresa Guadagnino e Irene Lupo, dovranno decidere se rinviare o meno l’udienza e va considerato che con ogni probabilità non sarà facile preparare già il 16 novembre il calendario del processo perchè i legali del premier avranno bisogno di tempo per parlare con il loro assistito alla luce degli impegni istituzionali che lo stesso avrà nei prossimi mesi.
Va ricordato che finora Berlusconi non aveva partecipato a una sola udienza del processo tanto che risulta contumace. Le udienze hanno fin qui esaurito i testi del pm e si tratta di passare all’esame degli imputati. Seguiranno i testi della difesa. Prima di arrivare alla sentenza ci vorranno comunque diversi mesi, legittimi impedimenti permettendo. Inoltre il processo avrà quasi sicuramente un imputato in più, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, anche lui imputato di frode fiscale in uno stralcio.

vediamo quando farà la sua prima comparsa...

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